Tutto sui trend

Cosa significa trend?

Un sacco di roba! Ma in due parole tutto ciò che impazza, impatta, condiziona e tende a farlo in un tempo determinato. Vi dice qualcosa “breve ma intenso”? 
Evito di farmi condizionare dal breve e vi spiego. 
Sinonimi: andamento, indirizzo, orientamento, tendenza, inclinazione, corso, piega

Contrari: demodé, fuori moda 

Trend, letteralmente “tendenza”, è un sostantivo inglese gettonatissimo (come non poteva esserlo) e utilizzato per indicare un fenomeno temporaneo ma esponenziale che interessa i più disparati ambiti sociali. Un evento che spinge sull’acceleratore dell’innovazione condizionando improvvisamente le scelte della gente e con esse il processo produttivo, di marketing e perfino la comunicazione! 
I social sono degli amplificatori di segnale di un fenomeno che se cavalcato dalla cresta dell’onda, rischia di impennare le entrate, di qualsivoglia business. Ditelo agli squali delle reti sociali quali Instagram, Facebook , Tik Tok e Twitter. Il lancio del viral e l’algoritmo automatizzato a fare il resto, aiutano invece noi comuni mortali utenti, a stare al passo con le ultime novità, sfruttando al meglio il potenziale delle piattaforme. E nel ramo della moda? 
Siamo più sofisticati del Topic post e la ricerca del trend network! Moda chiama Trend Forecasting. Non una parolaccia né una speciale tecnica di castrazione ma il risultato di un’attenta analisi di mercato, che consente agli esperti del settore di anticipare e prevedere i futuri elementi di stile che caratterizzeranno poi le passerelle.  
Sdoganiamo ora qualche concetto partendo da qui: 
Trend e tendenza sono sinonimi? 
Scopa! Perché la risposta è si, trend e tendenza hanno sostanzialmente lo stesso significato. Essendo il trend l’evoluzione ed andamento generale di un determinato settore, possiamo benissimo utilizzare “tendenza” come suo sinonimo. Occhio però che tendenza non è sinonimo di moda e allora doverosa precisazione. Scopriamo le sostanziali differenze.  
Quesito ricercatissimo sul web: 
Che differenza c’è tra trend e moda? 
Mentre il trend si riferisce ad un andamento improvviso e variabile nel tempo, la moda, intesa come stile di abbigliamento e costumi, non è transitoria. Appurato che trend e moda sono cugini per affinità ma NON sinonimi, via alle differenze: 
Il trend nasce da un’idea, spesso da una provocazione o una coincidenza, che diventa popolare in un determinato momento storico sotto l’influenza di fattori sociali, economici e tecnologici. Fa riferimento alla direzione generale verso qualcosa che sta evolvendo, espandendo al punto di diventare un movimento a livello globale. Come si diffonde il trend? Ma attraverso il mondo digitale, of course!  
Le nuove tendenze sono principalmente prerogativa di celebrities, influencer ed opinion leaders che, in parte, hanno “svestito” della loro professione gli esperti di settore, quali designer, architetti e stilisti. Sono queste nuove figure i veri intermediari e divulgatori del trend: sperimentando al posto nostro, dirigono e veicolano attraverso i social network nuove tendenze ed abitudini. Da buoni opinion followers quali siamo, lasciamo che il loro diktat orienti inevitabilmente le nostre scelte. Questo (tanto per sottolineare il concetto iniziale) ha portato le aziende, eccetto rari casi, a rinnovare i propri fashion system. Perché impelagarsi nel lancio di nuove mode, quando per risultare “d’appeal” c’è un intero regno virtuale con i suoi ambasciator che indossano, scartano, chiacchierano facendo del brand una tendenza?
 
Ma la moda invece cos’ha di differente da un trend? 
La durata! 
Moda fa riferimento al modo di fare qualcosa, coinvolgendo più ambiti, il cinema, l’arte, la musica e la gente comune. Per queste ragioni, la sua principale caratteristica è la stabilità e solidità: la moda lascia il segno, non è passeggera. Presente sin da sempre nelle nostre vite, ha decretato stili di abbigliamento e tutto ciò che ha a che fare con l’estetica, acconciature, make up, accessori, arredamento, scelta di veicoli. Pensate alle icone sacre degli anni ‘60 e ’70! Un pullulare di giovani capelloni con pantaloni a zampa, ed artisti eterni come Sofia Loren ed i Rolling Stone. Ricordate il ritmo degli anni ‘80 e ’90? La moda dell’epoca, oltre ad aver posto sotto i riflettori personaggi come Michael Jackson, Rocky Balboa e Madonna, ci ha regalato un tuffo nei colori pop degli outfit. Per l’abbigliamento casual ed upper casual ci ha fatto prediligere le grandi spalline delle giacche, le t-shirt cropped e gli abitini floreali indossati magnificamente dalle attrici di Beverly Hills. Divi e stili diversi, ma tutti indistintamente riconoscibili, grazie al potere comune di rievocare un’immagine nitida, precisa, di un tempo andato ma intramontabile. 
Da comune donna del popolo e come altri di voi voglio sperare, la domanda sorge spontanea: 
E allora: Come trovare i trend del momento? 
Processo complesso e non scienza esatta, ma la risposta sta nell’affidarsi alle giuste fonti. Fitto e oscuro è il cammino, meno per chi ha bene a mente lo scopo. Quando è la semplice curiosità di utente a spingervi, non sorprenderà credere che gli account social ed i loro correlati mezzi di comunicazione siano il punto di partenza. Ma se non fosse solo curiosaggine incappare nella fatidica domanda “Qual è la cosa più cercata su Google?”, il noto strumento Google Trend sarà un ottimo alleato per una più che buona strategia di marketing. Partendo dalle principali query proposte dal pubblico, ci regalerà un forbito resoconto su ciò che ha più catturato l’attenzione, negli anni ed in real time. Alternativa valida è il tool gratuito Exploding Topics. Il suo algoritmo svela le migliori idee dedicate ai contenuti emergenti giocando d’anticipo su ciò che tenderà ad esplodere da lì a breve.  
Capitolo nuove tendenze moda e lifestyle, please! 
Blog e webzine dedicati nascono per questo! Anticipano le new in, riflettendo il gusto del tempo ed oltre ad essere una fonte ispirazionale per i fashionisti, dispensano aggiornamenti continui e consigli beauty. Non di rado, dalle proposte più gettonate dei siti in questione “copiamo” lo stile off duty di modelle e personaggi dello spettacolo. A spasso per la città, da bravi trendsetter, fanno di un capo di abbigliamento un abbinamento che detta tendenza. 
Ma se ora sappiamo dove cercarlo, perché non chiedere di più: 
Come si crea un trend? 
Uso parole migliori, quindi non mie: “Una tendenza si crea osservando i dettagli di ogni persona, facendo in modo che appartengano a tutti” (Daniela Sala). In buona sostanza, il volto e cuore passionale di Danys Fashion, sottolinea l’attento studio che consente di intercettare i bisogni consolidati delle persone, ma illuminandoli di una luce inedita. Così facendo, il vintage rinnovato con originalità è sinonimo di esclusivo e trendy. Dalla strada alle mostre, dall’arte alla moda, la passione, lo studio e l’osservazione sono gli elementi madre di un celebre figlio che avrà per tratti la cresta dell’onda! 
Per definire nuove tendenze, spunti creativi e stili, le aziende di moda si affidano a chi di questo mix è in grado di esaltarne i tratti, una figura professionale che prontamente risponde al quesito 
Come si chiama chi lancia una moda? 
Cool Hunter! Un ricercatore ficcanaso, ma non a caso aggiungerei. 
Il curriculum vitae del Cool Hunter è ricchissimo di attitudini e competenze specialistiche.  Alla base della sua ricerca di tendenze, oltre alla passione, un bagaglio culturale completo ed una visione multidisciplinare. Munito di macchina fotografica e block notes, il ricercatore di tendenze viaggia e si addentra nelle realtà fisiche e mentali. Con spirito critico ed intuito osserva, interpreta, crea e monitora i contesti entro cui si muove il trend. Abile nell’esplorazione incentivata dalla curiositas, non tralascia alcun dettaglio, ma comunica le ispirazioni captate. Un libero professionista interessante ed essenziale, un valore aggiunto nella strategia commerciale di un’azienda o maison di moda. 
C’è chi fa la moda, i trendsetter, chi la scopre, i cool hunter, e chi è fiero di andare controcorrente! 
Chi va controtendenza come si chiama? 
Hipster. Gli anti-trend indipendenti e senza regole, dettano il loro stile 
Sono settari, perché rifiutano il mainstream ed amano i prodotti di nicchia, dalla musica alla moda, allo stile di vita ed alimentare. Sono i giovani anticonformisti degli anni ‘40, i ribelli senza regole della beat generation degli anni ‘50, gli hippie degli anni ‘60 e ‘70. Lo scrittore Jack Kerouac riconosceva un certo fascino nell’atteggiamento anarchico degli hipster, definendo questa categoria di persone “anime erranti ricche di spiritualità”. Norman Mailer, invece, apponeva un accento piuttosto critico sul loro modo di comportarsi, intenti come sono a “divorziare dalla società e vivere senza radici”. Gli hipster contemporanei, tanto vituperati, rispecchiano una subcultura di giovani alternativi, che allo stile moderno preferisce lo stile retrò, la barba lunga apostolica alla rasatura ed una camicia a quadri al maglione di ultima generazione. Alla provocazione culturale contro genitori ed establishment, gli hipster preferiscono i locali vintage ed il comfort. E mentre ascoltano un particolare tipo di musica, promuovono l’artigianalità dei prodotti ed i valori degli avi, sempre con un occhio attento all’ecosostenibilità. 
Se siete arrivati fin qui, probabilmente qualche piccolo dubbio ve lo sarete tolto, non vi resta che vivere in trend secondo le vostre regole. Che siate voi cool hunter o hipster, prima di tutto siate curiosi nello sperimentare il rispetto, l’educazione e l’attenzione per tutto ciò che non ci è facile comprendere nell’immediato. Non sarebbe forse questa, una moda perfetta da seguire?